8. nov, 2020
Oggi a Forli nel 1438 moriva Melozzo da Forlì, pittore e architetto, massimo esponente della scuola forlivese di pittura nel XV secolo.
Fu uno tra i grandi del rinascimento insieme al suo discepolo Marco Palmezzano. Unì l'uso illusionistico della prospettiva, tipico di Andrea Mantegna, a figure monumentali rese con colori limpidi, vicine ai modi di Piero della Francesca. La luce tersa della sua pittura richiama quella dei "pittori di luce" fiorentini, come Domenico Veneziano e Beato Angelico. Fu il primo a praticare con grande successo lo scorcio dal basso, l'arte del sotto in su, la più difficile e la più rigorosa, ottenendo quella particolare prospettiva che viene perciò detta melozziana.
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Ultimi commenti
27.10 | 04:57
Muito bem lembrado! São muitas as implicações e as análises possíveis de interpretação. Aqui no blog, onde se trata de arte e não de psicanalise ou ética, eu me limito à descrição artistica do mito.
27.10 | 03:33
Eddy, na Grécia Antiga, uma humilhação devia ser retribuída, aquele que não o fazia passava por dupla vergonha, a desonra sofrida e a covardia por não cobrar vingança; em Medéia a questão é ética.
06.10 | 06:35
Sono ansioso di conoscere le due performance.
28.09 | 11:33
👏👏👏